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SITI DI IMMERSIONE

Saturo
Trincea
GIOVINAZZO

GIOVINAZZO

Porticciolo

Il sito è un porto naturale nei pressi della citta vecchia di Giovinazzo, l'ingresso a mare è possibile da una rampa artificiale in cemento realizzata per il varo e l'alggio delle piccole barche da pesca.

Subito entrati in acqua siamo riparati da dei blocchi di pietra e cemento che delimitano una caletta, all'interno della quale è possibile fare immersione per neofiti e corsisti. La profondita è in media 3/5 metri, il fondale è misto di sabbia e fango.

Subito dopo aver oltrepassato i frangiflutti, il fondale si abbassa, e quindi è possibile effettuare almeno tre quattro percorsi di immersione, fino a raggiungere una profondità di 15 metri. Il fondale in alcuni punti conserva ancora piccoli spazi di Posidonia e sono presenti tantissime spugne come l'Axinella, non mancano incontri con grosse spigole e dentici, inoltre l'incontro con grandi polpi è assicurato.

Nei periodi riproduttivi il piccolo porticciolo si riempie di seppie in riproduzione, un posto ideale specialmente per l'immmersione notturna.

 

POLIGNANO

POLIGNANO A MARE

Cala Incina

L'immersione si effettua in una lunga cala sotto la Torre Incine da cui il nome del punto. La cala, data la sua lunghezza che impedisce l'ingresso di onde, è praticamente un piccolo porto sicuro per barche di pescatori a remi. 
Parcheggio per auto e ampi spazi per vestirsi ed organizzarsi. Una quindicina di scalini ci separano dal punto di inizio immersione.

L'immersione ha inizio con un bel passo del gigante dal bordo sinistro della cala (guardando verso il mare)

La presenza di una statua marmorea raffigurante la Madonna, in una grotta a 13 metri di profondità ha reso questo sito molto famoso e frequentato dai subacquei. Si celebrano persino matrimoni! È usanza comune donare un rosario. Il percorso è filoguidato sul lato sinistro della cala sino ai 17/18mt. Questo percorso è stato realizzato in passato da alcune associazioni, ma nel 2013 è stato ripristinato da altre associazioni compreso la Nostra. I subacquei più esperti possono proseguire l’immersione seguendo il lato sinistro della costa per raggiungere un’ulteriore grotta che, aperta in due punti, offre particolari giochi di luce. È facile incontrare diversi tipi e coloratissimi nudibranchi, spirografi, donzelle pavonine, saraghi, salpe, polpi.

Cala Paura

In una delle insenature del litorale a Sud di Bari, si trova questa splendida caletta, nella quale ci si può immergere entrando direttamente dalla spiaggia, per andare a visitare svariate grotte e passaggi sottomarini in un fondale di circa 14 metri. 

 

Cala Paura
Cala Incina

Cala Port'Alga

Anche questa immersione si svolge partendo dall’interno di una vecchia cala usata dai pescatori come riparo per le loro imbarcazioni. Diversi scalini prima di scendere al livello del mare e entrata a passo da gigante. È possibile costeggiare la parete sinistra dove si incontrano diverse grotte.

Cala Port'Alga

Isolotto di San Paolo - Scoglio dell'Eremita

L'immersione si effettua prevalentemente tramite imbarcazione ma ormai è consuetudine per noi del Nucleo Sub effettuare l'immersione da terra, effettuando qualche centinaia di metri con attrezzatura addosso. Un'immersione normalmente consente di visitare circa metà dei fondali sottostanti all'isolotto, quindi in funzione delle correnti e del mare si decide per la scogliera SUD o NORD. La scogliera NORD è la più interessante e impegnativa a causa della profondità, delle correnti e della fauna, scesi su una quota di circa 20-25 mt si procede con la parete sulla DX direzione della punta EST qui si possono incontrare: aragoste, cicale e astici, arrivati sulla punta EST si possono prendere due direzioni o si resta sulla stessa quota e si va verso la punta con un giro largo quasi sul fondo per cercare le tane delle cernie e grosse piovre, evitando di uscire troppo, oppure si sale sui 15mt e si "scavalca" una parete che ci porta sulla parete SUD con un percorso più breve rispetto al giro sul fondo, qui si possono trovare polpetti, nudibranchi, castagnole e gli immancabili gronghi tutti attratti dall'acqua molto limpida grazie alla forte corrente creata dall'isolotto, aria permettendo si possono visitare alcuni metri della parete SUD prima del ritorno.

Nel ritorno se si resta su profondità meno impegnative -12 mt si possono trovare branchi di castagnole, triglie e bellissimi scorfani che restano immobili sulla scogliera a strapiombo, l'immersione è interessante anche per i svariati tipi di nudibranchi che si possono trovare. La scogliera SUD presenta ha una discesa meno ripida, la parte più interessante è attorno ai 13-18 mt e si caratterizza per i gronghi, polpi e saraghi.

Scoglio dell'Eremita

Cala Corvino

Solitamente un'immersine da effettuarsi con la barca, ma per Noi del Nucleo Sub, l'immersione è praticabile anche da terra.

Ormeggiata l'auto si procede già vestiti per una cinquantina di metri sugli scogli dopo di che si può optare per due profili differenti.

Il primo scende fino ad una profondità di 30 m, dove è possibile incontrare molti tipi di pesce di grossa taglia, oppure optare per il percorso a sud, seguendo un taglio di 7/11 metri si arriva ad una grotta dalla forma di un cratere, molto suggestivi sono i giochi di luce.

 

Cala Corvino
Porto Badisco

PORTO BADISCO

Prende il nome da una grande insenatura a sud di Otranto, date le sue dimensioni ci consente di esplorarla in vari punti grazie alla presenza di una parete che degrada lentamente per i meno esperti da 5 a 25 m, due grotte con degli anfratti che permettono il passaggio di luce danno vita a giochi di colore meravigliosi.

Ideale punto di immersione anche per le notturne, data la presenza di svariate specie tra cui cavallucci marini, gronghi, tracine ecc.

S. Caterina

SANTA CATERINA DI NARDÒ 

Curvone

Immersione effettuabile da riva. Prende il nome da una curva che la strada effettua vicino al mare prima del lungomare di Santa Caterina.
Ha inizio tuffandosi praticamente dalla strada dove è facile vestirsi vicino alle auto e si entra quasi subito in una grotta molto ampia, lunga una ventina di metri (prof. max in grotta è 7 metri). Al suo interno vi sono numerose specie di spugne e cerianti anche di notevoli dimensioni. Dopo qualche minuto all'interno di questa grotta si prosegue lungo la parete che costeggia il "curvone" arrivando anche alla prof. max di circa 20 metri dove si incontra la sabbia e più in là verso il largo si può scorgere la posidonia. Dopo aver percorso un pò di metri lungo la parete piena di buchi ove sono presenti pinne nobilis e qualche piccola murena, si risale di qualche metro per imboccare un canyon che porta ad un arco naturale. Si esce dal canyon da un largo buco alla profondità di 10 metri e si continua fino ad arrivare ad una grande ancora adagiata sul fondo. Il ritorno lo si effettua a quote inferiori dove si incontra un altro arco naturale e diverse piccole grotte dove non è diffice trovare qualche polpo. Tappa obbliatoria per il ritorno è la grotta vista all'inizio immersione dove si può rientrare per ammirare meglio qualche nudibranco o qualche paguro nascosto nel buio della grotta che ai fari della torcia cerca di nascondersi nella sabbia. Luogo ideale anche per effettuare immersioni notturne.

Chidro

SAN PIETRO IN BEVAGNA

Fiume Chidro

Il fiume Chidro è un tipico corso d'acqua alimentato da acque di falda dove la temperatura è costante tutto l'anno, circa 18°. Forma tre specchi d’acqua e sfocia nel mare nel tratto costiero antistante il territorio di Manduria.
La sua importanza è riconosciuta dalle oasi naturalistiche di cui oggi fa parte. La biodiversità ha importanza anche per le specie migratorie che attraversano la provincia orientale di Taranto.

L’enorme contenitore delle sorgenti ha una forma imbutiforme molto simile a quella di un cratere di un vulcano spento e allagato dalle acque provenienti dalle falde carsiche. 

Le cristalline acque del fiume fanno trasparire il brillante colore della bianchissima sabbia e il forte contrasto delle verdi alghe con il blu di questo mondo liquido creano sensazioni molto coinvolgenti. Sul fondo l’acqua sgorga dappertutto e in tutte le direzioni. Si possono osservare fenomeni sorgivi davvero stupefacenti. Da non perdere il ribollire della sabbia dei vari “citri” e l’effetto “neve” generato dalla sabbia sollevata dalla furia dell’acqua che sgorga dalle viscere della terra. Il fenomeno più singolare rimane l’enorme getto d’acqua che fuoriesce impetuoso dalla sorgente principale situata a 12 metri di profondità. La pressione è così forte che risulta difficoltoso avvicinarsi.
Le acque prodotte con una portata superiore ai 3000 litri/sec colmano il cratere profondo 12 metri e dopo aver seguito un breve percorso di circa 500 metri lungo un canale (detto fiume) si riversano in mare. La “foce” del “fiume” apre uno squarcio lungo la bianchissima spiaggia dove si narra sia naufragato l’Apostolo S. Pietro nel 45 d.c. Il santo secondo gli storici avrebbe poi battezzato gli abitanti dell’allora “Bevania” con le acque del Chidro utilizzando il fonte battesimale in pietra ancora oggi custodito nella chiesa omonima.

 

Leporano

LEPORANO

Porto Pirrone

Immersione da terra, molto ricca di vegetazione e fauna marina, limmersione è semplice e puo raggiungere una profondità di 23 metri, seguendo una batimetrica sui 14 m ,si incotra una taglio che arriva ad una parete ricca di tane.

E' presente sul sito anche una residuo di mina navale, suggestivo incontro intorno ai 10m di profondità.

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